La bonne humeur est un bon compagnon de voyage. (Paul de Kock)

 

L’atmosfera festivaliera è fatta di tante cose. Un aspetto che non deve mai mancare è l’occasione di incontro con l’altro. Il festival di Cannes, appuntamento nevralgico dell’industry non solo europea, è riuscito nel tempo a conservare momenti in cui questa dimensione non si perde. Un esempio è il pranzo “à l’aioli”, il piccolo/grande imperdibile evento al quale il sindaco di Cannes, David Lisnard, invita, ogni anno, gli accreditati stampa. Tutto si svolge in cima al Suquet, la città vecchia di Cannes, al Castello de la Castre dove viene allestita una corte da favola. Molto pittoresco? Forse. Divertente? Sicuramente. Comitato d’accoglienza in abiti d’epoca, regali per gli ospiti, lunghissime tavolate ricoperte di baguette fresche e aioli. Non puoi sapere accanto a chi siederai ma certamente il tuo vicino ti sorriderà e sarà pronto a raccontarti di come sta andando per lui il festival o, semplicemente, quale visione lo ha sbalordito. Una buona occasione per allontanarsi dal Palais, che nel corso dei giorni si trasforma in un fortino dove si alternano file per le sale e visioni di film, e godere per un paio d’ore della vista di un tratto di Costa Azzurra dall’alto. Noi di Eikon siamo particolarmente sensibili ai panorami e l’affaccio della terrazza del castello, che dà sul Porto antico, è uno spettacolo al quale non rinunciamo mai quando siamo al festival.  

 

Maria Vittoria Pellecchia