Feelmare – Il cinema delle donne, torna a Casetta Rossa spa! Due giorni di incontri, musica e, naturalmente, cinema!

Ecco il programma nel dettaglio.

Mercoledì 27 Luglio:

18.30 Brindisi inaugurale con le Istituzioni locali

19.00 – Donne e attivismo
Presentazione del libro “Cuore Allegro” di Viola Lo Moro, poetessa e attivista lesbo-femminista. Nata nel 1985, è socia della libreria delle donne di Roma, Tuba, della quale cura la programmazione. Ha ideato, insieme ad altre donne, il festival delle scrittrici inQuiete, di cui ha curato tre edizioni. Nell’Ottobre 2020 è uscito il suo primo libro di poesie, “Cuore Allegro”, Giulio Perrone editore. Scrive per riviste letterarie e femministe e ne ha fondata una nel 2021 che si chiama JO – diari dal futuro. Insieme a Giulia Caminito e Nadia Terranova è curatrice della collana “mosche d’oro” per la casa editrice Giulio Perrone. Nell’autunno del 2022 uscirà il suo secondo libro.

Seguirà incontro con l’autrice e con Sara Pantoni (Scuola Popolare San Basilio). Modera Valentina Paravano (Spin Off).

20.30 – Musica Live di Livia Ferri
Classe ’86, romana, a 9 anni imbraccia la chitarra acustica ed a 16 decide che la musica sarà la sua vita. La sua carriera di cantautrice in lingua inglese inizia, però, ufficialmente nel 2011, con il diploma in Songwriting al Saint Louis College of Music di Roma.
Scrive di vita e di relazioni e le racconta con la sua chitarra, unendo voci e sonorità forti. Nel 2012 registra il suo primo album dal nome Taking Care. Nel 2015 arriva A Path Made by Walking.
Con la sua voce riesce ad emozionare e con l’accompagnamento della sua chitarra a dare vita a melodie ricercate.

21.00 – TELLING MY SON’S LAND di Ilaria Jovine e Roberto Mariotti
Una moderna vicenda umana fatta di maternità, passione politica e giornalismo indipendente. Nancy Porsia, giovane giornalista freelance, specializzata in Medio Oriente e Nord Africa, si reca per la prima volta in Libia nel 2011; quello che trova al suo arrivo è una terra dilaniata dalla guerra civile e allo stesso tempo esultante per la morte del dittatore Gheddafi. Per un lungo periodo è l’unica giornalista internazionale a raccontare il suo travagliato processo di democratizzazione, diventando uno dei massimi esperti del paese nordafricano. A causa della pubblicazione di una scottante inchiesta sulla collusione della Guardia Costiera Libica con il traffico di migranti, incinta di un bimbo per metà libico, nel 2017 è costretta a lasciare il paese. Dopo tre anni non si arrende e confida di tornare un giorno in quella terra che ha amato e che suo figlio, nato in Italia, conosca quel Paese che in parte gli scorre nelle vene.

A seguire incontro con i registi e con le rappresentanti di Mujeres nel Cinema Miriam Previati (attrice e autrice – fondatrice del gruppo Mujeres) e Giulia Rosa D’Amico (producer e delegata di produzione – presidente associazione).

Giovedì 28 Luglio:

19.00 – Donne e Maternità
Tavola rotonda con Michela Cicculli (Consigliera Roma Capitale, Commissione Pari Opportunità), Maya Vetri (assessora alla cultura e politiche di genere del Municipio Roma VIII), le rappresentanti di Eikon, Casa Internazionale delle Donne, Casetta Rossa. Lucha Y Siesta

20.30 – Musica Live di Livia Ferri

21.00 – ENORME di Sophie Letourneur.
Claire è una pianista di fama internazionale perennemente in tournée, concentrata sulla propria arte, ed ha un marito, Frédéric, che le fa non solo da agente ma anche da cavalier servente, impedendole praticamente di fare qualsiasi cosa che non sia l’occuparsi della sua espressione artistica. È Fred a gestire l’interazione concreta con gli altri e con tutte quelle esigenze che fanno parte della vita quotidiana. Entrambi attorno ai quarant’anni, di comune accordo hanno deciso di non avere figli per non ostacolare l’attività concertistica di lei. Fino a quando lui, assistendo ad un parto inatteso su un aereo, inizia a desiderare la paternità al punto da ingannare la consorte affinché rimanga incinta. Così Claire, donna priva di istinto materno e che non vuole figli, si ritrova incinta e a dover gestire un’insopprimibile desiderio di paternità del marito. O forse sarebbe meglio dire maternità.